Il Servizio Idrico fra unitarietà e sostenibilità economico-finanziaria della gestione (Corte dei conti, Deliberazione n. 172/2024/PASP)
● 11/10/2024
Con la Deliberazione n. 172/2024/PASP la Corte dei conti, Sezione Regionale di Controllo per la Liguria, si è espressa sulla decisione del Comune di Imperia di acquisire una partecipazione nella società mista Rivieracqua S.p.A., costituita per la gestione del Servizio Idrico Integrato (SII) nell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Ovest-Provincia di Imperia. L’acquisizione di partecipazioni da parte del Comune si inseriva in un più ampio piano di risanamento della società, che includeva la conversione in capitale sociale di un credito del Comune verso l’ex gestore del servizio. Questo intervento era risolutivamente condizionato all’individuazione di un nuovo socio privato e all’omologa del piano di ristrutturazione dei debiti.
Il Collegio ha ritenuto che la delibera del Comune non fornisse elementi sufficienti a dimostrare la sostenibilità finanziaria dell’operazione, sia dal punto di vista oggettivo (in termini di equilibrio economico-finanziario della società) che soggettivo (in termini di capacità del Comune di sostenere l’investimento).
Ciononostante, “posta la scelta dell’ATO Idrico imperiese di ricorrere alla società a capitale misto pubblico-privato quale modello di affidamento della gestione integrata del servizio idrico e, dunque, dato lo scarso margine di discrezionalità residuante in capo all’ente procedente”, la Corte ha concluso che le argomentazioni esplicitate nell’atto deliberativo fossero comunque “sufficienti a giustificare la scelta dell’acquisizione della partecipazione in Rivieracqua S.p.A.”.
In buona sostanza, l’obbligo normativo di aderire all’ATO idrico integrato (che impone agli enti locali di adeguarsi anche alla scelta sulla modalità di gestione del servizio) è ritenuto prevalente rispetto all’esigenza di verificare la sostenibilità economico-finanziaria dell’acquisto, da parte del comune aderente all’ATO, di una partecipazione nella società di gestione del servizio stesso. Detto altrimenti, il Collegio ha ritenuto prioritario garantire il rispetto del principio di unitarietà della gestione della risorsa idrica, a scapito di quello di economicità nella gestione medesima.