Gli Stati membri elaborano i piani di programmazione economica e fiscale per il Semestre europeo 2025
● 23/04/2025
In questi giorni volge al termine la fase in cui gli Stati membri dell’UE elaborano i rispettivi report annuali o i nuovi piani fiscali-strutturali che dovranno essere presentati alla Commissione Europea entro il 30 aprile 2025, nell’ambito del Semestre europeo.
Si tratta di un ciclo annuale di coordinamento delle politiche economiche, di bilancio, occupazionali e sociali, istituito nel settembre 2010 su proposta della Commissione ed attivo a partire dall’anno seguente. Esso trova la propria base giuridica negli articoli 121 e 148 TFUE ed è, oggi, disciplinato essenzialmente da due atti normativi dell’Unione: il regolamento (UE) n. 473/2013, che stabilisce disposizioni comuni per il monitoraggio e la valutazione dei documenti programmatici di bilancio della zona euro, ed il recente regolamento (UE) n. 2024/1263, che peraltro ha ridefinito il coordinamento delle politiche economiche e la sorveglianza sulle politiche di bilancio rispetto alla disciplina previgente (regolamento (CE) n. 1466/97), ponendo l’accento sui vincoli di spesa netta.
Nell’ultimo bimestre del 2024 la Commissione ha presentato il primo “pacchetto d’autunno” del Semestre Europeo, attuativo del nuovo quadro di governance economica, cui hanno fatto seguito, nel mese di gennaio 2025, le raccomandazioni del Consiglio, basate sulle valutazioni della stessa Commissione. Tali organi torneranno a pronunciarsi nel mese di maggio, ma con raccomandazioni specifiche per ciascuno Stato membro, impartite alla luce dei rispettivi piani programmatici, che dovranno essere infine recepite in sede di bilancio.
Nel Semestre 2024, le raccomandazioni europee in tema di finanza pubblica si erano concentrate su tre profili: riduzione del debito pubblico in rapporto al PIL, revisione della spesa a favore di investimenti produttivi e contenimento della spesa corrente primaria, specie sul versante del pubblico impiego.
Ignazio Spadaro