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Come il semestre europeo modella l’organizzazione degli Stati membri: il caso spagnolo sugli enti locali
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Come il semestre europeo modella l’organizzazione degli Stati membri: il caso spagnolo sugli enti locali
Abstract
Il Semestre europeo quale pratica di coordinamento annuale delle politiche economiche degli Stati membri, contribuisce, come nel caso della Spagna a modellare il sistema amministrativo statale, attraverso la riduzione degli enti locali e la riformulazione dei rapporti in materia finanziaria tra centro e periferia.
Salvatore Randazzo
Che cosa è il Semestre europeo?
Il Semestre europeo è una pratica annuale di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri dell’UE, che tende al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica necessari a garantire l’esercizio della sovranità dell’Unione economica e monetaria (UEM) in materia di politica monetaria. Questo meccanismo, nel tempo, ha contribuito a rafforzare il potere di supervisione e monitoraggio della Commissione europea. Il dialogo costante tra la Commissione e gli Stati membri si realizza proprio attraverso il meccanismo del Semestre europeo e si concretizza in strumenti di sorveglianza e controllo che incidono fortemente sulle scelte finanziarie e di politica economica degli Stati membri dell’Unione. Infatti, quanto più gli obiettivi di finanza pubblica dei governi nazionali si allontanano dalle regole del Patto di Stabilità e Crescita e del patto di bilancio, tanto più i suddetti strumenti di vigilanza della Commissione vengono rafforzati. Un esempio di ciò è dato dalle raccomandazioni annuali vincolanti del Consiglio il cui contenuto richiama per lo più i Country Report dalla Commissione, atti a valutare la salute economico-finanziaria di ciascuno Stato membro.
Il caso
Il Semestre europeo ha contribuito a modellare la struttura amministrativa degli Stati membri. Infatti, a partire dalla crisi del debito nello scorso decennio, alcuni Stati membri, tra cui la Spagna, proprio attraverso i report della Commissione e le raccomandazioni del Consiglio, in sede di Semestre europeo, ha accolto le richieste di razionalizzazione della spesa di gestione degli enti locali prevedendo tramite legge fusioni e accorpamenti.
Nello specifico, il Country Report della Commissione europea sulla Spagna del 2013 sottolinea come una delle cause dell’eccessiva spesa pubblica sia legata all’articolazione territoriale e al numero di enti locali in cui si struttura l’amministrazione del Paese. Il Consiglio, nella primavera dello stesso anno, accogliendo le previsioni di studio della Commissione europea sulla crescita, raccomanda alla Spagna di adottare una riforma organica sulle autorità amministrative locali, razionalizzando i loro rapporti a livello finanziario con il governo centrale e allo stesso tempo, razionalizzando i costi operativi attraverso la riduzione del numero di comuni. Esattamente un anno dopo, la Commissione nel suo Report e il Consiglio nelle sue raccomandazioni ritengono che la Spagna abbia raggiunto gli obiettivi di razionalizzazione della spesa degli enti locali attraverso la promulgazione della Ley 27/2013, de 27 de diciembre, de racionalización y sostenibilidad de la Administración Local.
Conclusioni
In ultima battuta, è possibile trarre la conclusione per cui il Semestre europeo eserciti un indubbio effetto modellante sulle amministrazioni centrali dello Stato, soprattutto a seguite della crisi finanziaria che ha colpito i debiti sovrani di alcuni Stati europei. Infatti, i governi nazionali, nell’arduo compito di realizzare le riforme finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di spending review, instaurano un dialogo costante con la Commissione europea che ha quale sua primaria competenza la razionalizzazione della spesa pubblica. Tuttavia, come in breve dimostrato, tali regole finanziarie, oltre che modellare le strutture delle organizzazioni amministrative statali, omogeneizzano le differenze attraverso un processo di negoziazione permanente tra i Governi nazionali e le istituzioni dell’Unione Europea: tale dialogo esita sempre verso un accordo. Attraverso la finanza pubblica, si elabora un quadro normativo flessibile con continue specificazioni, che ha al centro la concertazione e il confronto. È nella instabilità procedurale del Semestre europeo, che si pianificano operazioni finanziarie sui mercati e sulla gestione del debito che determinano una rimodulazione delle strutture organizzative e procedurali degli Stati membri in ottica omogeneizzante.