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LA DIMENSIONE DELL’AUTONOMIA FINANZIARIA DELL’ENTE COMUNALE ALLA LUCE DEL NEOCODIFICATO MODELLO SOCIALE DELLA DISABILITÀ E DELL’INGRESSO DI NUOVI “FORMANTI” NEL DIRITTO
● Dentro la Pubblica Amministrazione RDAFP - FinPA n. 1/2026
LA DIMENSIONE DELL’AUTONOMIA FINANZIARIA DELL’ENTE COMUNALE ALLA LUCE DEL NEOCODIFICATO MODELLO SOCIALE DELLA DISABILITÀ E DELL’INGRESSO DI NUOVI “FORMANTI” NEL DIRITTO
di Lilla Laperuta
Abstract
Can the allocation of educational support measures aimed at promoting the autonomy and communication of students with disabilities still be legitimately sacrificed today on the altar of financial resource availability?
It is often the case that the parents of students with disabilities find themselves forced to engage in legal disputes due to decisions made by public administrations that reduce the number of hours of educational support, citing a lack of financial coverage. This scenario, as will be further illustrated below, stems from a poorly designed regulation—namely, Article 7 (titled “Individualized Educational Plan”) of Legislative Decree No. 66 of April 13, 2017. This provision, despite the unstoppable socio-legal evolution of disability rights, has remained unchanged in its wording, although it would require technical revision to ensure clarity, consistency with other and subsequent legal provisions and sources of law, and effectiveness in its application.
L’assegnazione delle misure di assistenza scolastica volte a promuovere l’autonomia e la comunicazione dell’allievo disabile oggi potrebbe ancora essere legittimamente sacrificata sull’altare della disponibilità delle risorse finanziarie?
Accade spesso che i genitori di alunni con disabilità si trovino a dover affrontare contenziosi legati a decisioni da parte delle amministrazioni che prevedono la riduzione delle ore di assistenza scolastica, a causa della mancanza di copertura finanziaria. Uno scenario, questo appena descritto, originato, come si vedrà di seguito, da una norma mal congegnata, id est l’art. 7(rubricato «Piano educativo individualizzato»), d.lg. 13 aprile 2017, n. 66. Una norma che, nonostante l’inarrestabile evoluzione socio-normativa dei diritti della disabilità è rimasta intatta nella sua formulazione mentre necessiterebbe di un intervento tecnico di revisione per garantirne la chiarezza, la coerenza con altre e sopravvenute disposizioni e formanti del diritto e l’efficacia nell’applicazione.
SOMMARIO: 1. Il docente per l’inclusione e l’assistente alla comunicazione: due figure intercambiabili? – 2. Quadro giuridico sovranazionale di riferimento – 3. Il sistema compartecipato dell’inclusione scolastica nell’ordinamento nazionale. – 4. Un anacronismo legislativo nel contesto espansivo dei diritti della socializzazione.